SGOMBRO IN SCATOLA SÌ, PERCHÉ:
• Lavorato su luogo di pesca, conserva pressoché tutti i nutrienti del fresco
• È privo di conservanti
• Se congelato, peggiora nettamente le sue caratteristiche organolettiche
SGOMBRO IN SCATOLA SÌ, PERCHÉ:
– Lavorato su luogo di pesca, conserva pressoché tutti i nutrienti del fresco
– È privo di conservanti
– Se congelato, peggiora nettamente le sue caratteristiche organolettiche
Fonte di proteine
Un etto di sgombro apporta 15g di proteine di alto valore biologico. Utili per gli sportivi perché favoriscono recupero e aumento della massa muscolare, ma anche in una dieta specifica per la terza età, per diminuire il rischio di fratture.
Fonte di acidi grassi
Lo sgombro è ricco di acidi grassi essenziali, monoinsaturi e polinsaturi. I primi favoriscono l’aumento del colesterolo “buono”, mentre i secondi, gli Omega-3, aiutano la riduzione dei trigliceridi nel sangue causa di infarti e ictus.
Fonte di vitamine
Essenziali micronutrienti forniti dallo sgombro sono le vitamine. La A, antiossidante, è fondamentale per la vista. La D aiuta a prevenire tutte le patologie a carico dell’apparato osteoarticolare: un etto di sgombro copre il fabbisogno giornaliero di un adulto.
Per le mamme
Lo sgombro è perfetto per la dieta delle future mamme: la quantità di vitamina B12 presente nello sgombro, 10µg in 100 grammi, soddisfa il fabbisogno di un adulto, consente la corretta maturazione dei globuli rossi e favorisce il sano sviluppo del feto.
Senza contaminanti
Il consumo di sgombro è utilissimo sempre ma ancor più in gravidanza anche perché è ridottissima la presenza di metil-mercurio, contaminante spesso concentrato in pesci di grande taglia che è meglio evitare durante la gestazione.
Fonte di antiossidanti
Lo sgombro è anche ricco di iodio e selenio. Utile per la tiroide, lo iodio è fondamentale nel regolare il metabolismo corporeo. Il selenio, invece, è un importante co-fattore nella produzione degli enzimi che svolgono azione antiossidante.
Cardiologo
Massimo Gualerzi è cardiologo, esperto in prevenzione e riabilitazione delle malattie cardiovascolari. È stato per 15 anni dirigente medico nell’Unità di prevenzione e riabilitazione cardiovascolare della Fondazione Don Gnocchi all’Università di Parma. Dal 2009 è Professore a contratto dell’Università degli Studi di Parma. Tiene corsi rivolti a medici e pediatri in tutta Italia sui temi del benessere e della SuperSalute, nei quali spiega come somministrare i “farmaci del futuro”: attività sportiva, corretta alimentazione e un approccio consapevole alla salute.
La ricetta Supersalute
Massimo Gualerzi
Sgombro in vellutata di topinambur
INGREDIENTI
• Sgombro al naturale al limone Rizzoli 50 g
• Topinambur 50 g
• Radicchio 20 g
• Cipolla 10 g
• Olio un cucchiaio
• Sale q.b.
Metodo di preparazione
Per preparare una vellutata di topinambur dalla consistenza cremosa senza l’uso di latte o panna, è necessaria l’aggiunta di patate: danno la giusta consistenza al composto che altrimenti risulterebbe troppo liquido. Procuratevi, dunque, 50g di topinambur piccolo e sodo, mezza patata, uno scalogno e brodo vegetale.
Pelate e tagliate a tocchetti il topinambur e le patate. Trasferite in una pentola topinambur, patata, scalogno, ricoprite con brodo vegetale e lasciate cuocere per 20 min. Infine, frullate aggiungendo a piacimento il sale.
Lavate e pulite il radicchio, togliendo le foglie più sceniche che verranno usate per la composizione finale del piatto. Tagliate la cipolla a julienne e posizionatela sul radicchio. Aggiungete olio extravergine di oliva a crudo. Utilizzate come base del piatto la crema di topinambur, posizionate la cipolla tagliata e le foglie di radicchio sulla crema, guarnite con lo Sgombro sulla cipolla e spolverate con timo e olio.
PRODOTTO UTILIZZATO
Lavorati a mano con metodo tradizionale, integri e perfetti